Nella fascia d’età compresa tra 8 e 9 anni i bambini italiani sono maggiormente soggetti a disturbi alimentari vari, a svelarlo sono i dati di una recente ricerca, secondo cui oltre il 20% dei bambini in questa età è obeso, mentre il 50% circa è in sovrappeso. Nelle bambine, invece, le percentuali scendono rispettivamente al 16% e al 40%. Passando alla fascia d’età successiva, da 8 anni a 11 anni è in sovrappeso, invece, il 23,1% dei bambini, mentre ad essere obeso è il 9,8%. Durante l’adolescenza, poi, l’incidenza del sovrappeso tende a scendere gradualmente insieme all’aumentare dell’età.
I disturbi alimentari in Italia
L’Italia è uno dei Paesi, in Europa, ad avere il maggior tasso di obesità infantile. A certificare questo dato è stata l’indagine “l’obesità infantile: un problema rilevante e di sanità pubblica”. Questa ricerca è stata condotta dall’Osservatorio e Metodi per la Salute del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano – Bicocca. E’ stato appurato che in Italia la prevalenza del sovrappeso pediatrico è di circa il 3% superiore rispetto alla media europea. E, fatto ancora più allarmante, questo dato è ancora in crescita, di circa lo 0,5-1% annuo.
Insomma, bisogna davvero fare attenzione, quando si ha un bambino, a come l’alimentazione incide sull’organismo del piccolo per evitare disturbi alimentari. In quanto quella che sembra essere un’innocua pancetta all’inizio, può facilmente diventare una seria fonte di problemi di salute più o meno gravi che dovrà affrontare poi nella fase di crescita, problema che sarà poi decisamente più complicato da risolvere. Inoltre, il fatto di essere in sovrappeso, e lo diciamo a malincuore, lo mette a rischio nei confronti dei suoi coetanei di scuola, che probabilmente lo derideranno per il suo “essere diverso”. Viste le recenti storie di cronaca con casi di suicidio anche tra i più piccoli per questi problemi è senz’altro d’obbligo preoccuparsi e considerare anche questo aspetto quando si pensa alla salute dei più piccoli.