Purtroppo, dal post-Covid in poi l’economia mondiale non è andata migliorando, ma all’opposto peggiorando. E con essa anche quella europea e italiana. La crisi molto spesso si fa sentire più nelle piccole imprese che nelle grandi società. Specialmente la crisi energetica e quella dei tassi dei prestiti e mutui pesano tanto sull’equilibrio finanziario delle aziende. Esistono delle possibilità di scongiurare la crisi d’impresa? Scopriamolo insieme.
A chi rivolgersi per analizzare la crisi d’impresa
Se come dirigenti d’azienda ci si rende conto che lo scenario finanziario è quello più drastico, non bisogna immediatamente pensare alla liquidazione totale e alle gravi conseguenze giudiziarie che ne possono conseguire per sé e per i dipendenti. Esistono, infatti, al giorno d’oggi gli studi di commercialisti o consulenti come lo studio associato Bea & Partners che sono composti da gruppi di professionisti molto esperti sia nell’ambito fiscale che in quello economico e che possono aiutare un’impresa ad evitare il collasso definitivo. Anche se poi ciascun dirigente può rivolgersi anche a un CAF o ad altri tipi di consulenze. Lo stesso imprenditore può, volendo, scongiurare una situazione di dissesto irrecuperabile seguendo dei semplici consigli.
Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
Uno dei concetti da cui si deve partire nel parlare di crisi aziendale è proprio il nuovo Codice della crisi d’impresa, che va attentamente consultato e che mostra una visione marcatamente differente rispetto al passato. In particolare, l’ottica su cui è basato tale codice non è più quella punitiva, ma quella preventiva e risolutiva della crisi. Nel nuovo documento sono state introdotte delle procedure che non si focalizzano tanto sulla chiusura dell’impresa, quanto, all’opposto sulla sua continuità diretta o indiretta.
Quali parametri individuano una crisi d’impresa
Sono molti gli indici calcolabili che possono presagire una situazione critica per un’azienda e fra questi va tenuto in grande considerazione il DSCR, che è calcolabile tramite una specifica formula e che rappresenta il Rapporto di copertura del servizio del debito. Questo parametro, che è anche uno strumento utile alle imprese, è lo specchio più chiaro per valutare la solidità di un’impresa. Gli altri parametri sono dati dalla situazione dei debiti, che non deve essere mai insolvente verso questi soggetti:
- dipendenti
- fornitori
- banche
- Inps
- Inail
- Fisco
Buone pratiche per evitare una crisi
Oltre a questi indici debitori, tuttavia, cosa può fare un buon manager per scongiurare la crisi della propria azienda? Per prima cosa deve dotarsi di un buon sistema amministrativo e contabile. Uno staff di persone competenti è in grado di monitorare e tenere sotto controllo spese aziendali lussuose come possono essere benefit aziendali e premi, come quelli, per esempio, dei viaggi che hanno una loro particolare organizzazione per essere benefici, ma che possono comportare anche un extra budget.
Un’altra ottima pratica è quella di analizzare periodicamente la situazione reddituale per conservare in equilibrio il patrimonio e anzi cercando di migliorarlo. Una terza strategia può consistere nello stabilire dei budget differenti. Per meglio dire si può avere un budget per un periodo limitato e un altro per un lasso di tempo maggiore. Infine, va sempre attentamente monitorato il mercato di oggi che essendo sempre più globalizzato muta molto facilmente da un anno all’altro.