L’emergenza sanitaria mondiale dovuta alla diffusione pandemica del Covid-19 ha introdotto l’obbligo per addetti ai lavoro e comuni cittadini di indossare le mascherine per proteggere gli altri e proteggersi sè stessi dagli altri dal contagio.
L’Organizzazione Mondiale sulla Sanità ha infatti statuito, in mancanza di un vaccino al momento disponibile, che l’unico mezzo disponibile per rallentare la diffusione pandemica è il distanziamento sociale e laddove questo non sia possibile l’impiego delle mascherine.
La mascherina, già, presidio medico, è divenuto un mezzo di prevenzione importantissimo, ogni soggetto ha bisogno di un certo quantitativo di mascherine giornaliere filtranti del tipo FFP2 o le FFP3 o in cotone, che varia a seconda si svolga un’attività medica o che si sai un comune cittadino.
Produzione di mascherine made in Italy
Mentre alcuni Paesi erano preparati all’impiego delle mascherine e godevano già di un’ampia rete industriale per la produzione delle stesse, in altri Paesi come l’Italia la produzione era inesistente ragion per cui con l’avvenuta emergenza la distribuzione è stata supportata dall’estero.
In Italia, tranne che per il settore medico, tessile ed industriale per cui le Norme sulla Sicurezza e igiene del Lavoro imponevano già da prima l’impiego di mascherine specifiche, non era diffusa la pratica dell’ausilio delle mascherine come sistema di protezione da eventuali patogeni.
All’estero, viceversa, era già diffusa l’usanza di usare la mascherina per lo smog o in caso di stato influenzale per evitare di contagiare altre persone, ragion per cui esistevano rami aziendali dediti alla vendita delle mascherine che con il Covid- 19 hanno incrementato la lavorazione.
Il dramma: dove sono finite le mascherine

Negli ultimi tempi le trasmissioni di cronaca, tg e giornali hanno evidenziato il problema della carenza delle mascherine nel Paese.
Si è rilevato come il problema non si è la mancanza in quanto le mascherine ci sono ma sono sorti problemi correlati alla loro distribuzione omogenea sul mercato, spesso collegate alle autorizzazioni CE necessarie per la commercializzazione delle mascherine chirurgiche.
Per quanto riguarda il mercato estero vi sono stati intoppi alla dogana per i permessi appunto legati alle certificazioni CE, nonché spiacevoli eventi come furti e commercio sul mercato del contrabbando.
Altresì, per quanto attiene la produzione interna, molte aziende si sono reinventate per immettere sul mercato le mascherine sul territorio nazionale, tuttavia, si sono verificati degli intoppi, alcune aziende non hanno avuto in extremis le autorizzazioni per la vendita altre hanno prodotto mascherine ma poi sono state vincolate ad un prezzo di vendita irrisorio ai costi di produzione al punto da decidere di abbandonare il mercato.
Una soluzione, le mascherine ecologiche senza necessità di marchio CE
Una soluzione, tuttavia, ci sarebbe, ed è più semplice di ciò che sembra. Infatti, solamente le mascherine chirurgiche hanno bisogno dell’autorizzazione CE, mentre è consentita la libera vendita di tutte le mascherine non chirurgiche, ma comunque utili per la salvaguardia collettiva.
In questa categoria, rientrano le mascherine in cotone o in tessuti ecologici, che hanno anche il grosso vantaggio di non inquinare come quelle tradizionali chirurgiche in TNT, fatte appunto di plastica.
Attenzione, è importante sottolineare che nessuna mascherina in cotone può sostituirsi a quelle in TNT per soggetti malati, e in quel caso sono necessarie, ma chi non è stato contagiato, e deve comunque proteggere gli altri, e a sua volta essere protetto dagli altri grazie alla famosa immunità di gregge, può ottenere dalle mascherine in cotone un grande aiuto.
Inoltre queste possono essere personalizzate ed essere sicuramente gradevoli e piacevoli da vedere, senza dare quel triste effetto “da ospedale” tipico delle mascherine in TNT normali.

Insomma, è importante sapere che anche per la protezione di gregge e collettiva ci sono alternative funzionali e che si possono adottare, senza risultare molto impattanti sull’ambiente, e consentendo soprattutto così a chi ha davvero necessità delle mascherine chirurgiche in TNT di trovarle sempre a disposizione ed essere protetto, oltre che proteggere la comunità.