“Colpa” è una parola che associamo sempre più alle nostre scelte di vita, dalla plastica monouso all’impronta di carbonio della produzione di latte di mandorle o all’uso di ingenti risorse d’acqua per la macellazione e la produzione di carne. Ogni singola cosa che consumiamo ha una sorta di costo climatico; un rigore invisibile che si nasconde appena fuori dalla nostra vista.
E il viaggiare non fa eccezione. Dopo un anno di inattività, dodici mesi che hanno messo in ginocchio l’industria del turismo globale, molte persone stanno rivalutando le proprie abitudini di vacanza. Alla luce dei precedenti titoli frequenti sull’eccesso di turismo, il famoso rifiuto dei voli da parte di Greta Thunberg e la scomoda disconnessione tra molti ricchi occidentali e la realtà della vita in qualunque destinazione “esotica” ha spinto sempre più persone ad adottare un diverso modo di viaggiare.
Piuttosto che denunciare il viaggio, infatti, dobbiamo ritagliarci nuove storie positive, che ci aiutino a sentirci autorizzati a praticare più discernimento quando pianifichiamo il nostro prossimo viaggio da sogno. Dopotutto, il viaggio è stato un’enorme forza positiva in innumerevoli destinazioni in tutto il mondo, portando ricchezza tanto necessaria alle popolazioni indigene, nuova energia, nuove prospettive.
Secondo uno studio condotto lo scorso anno, il 73% degli intervistati ha dichiarato di voler soggiornare almeno una volta in alloggi eco-responsabili. Questa è una tendenza che sempre più strutture turistiche stanno cercando di sfruttare, mostrando con orgoglio i loro impegni ecologici.
Molte strutture ricettive, dai piccoli hotel 3 stelle, fino agli alberghi più grandi sono veramente attenti all’ambiente, mentre altri utilizzano questi principi sostenibili minimi con lo scopo di attirare clienti esigenti.
La risposta non è smettere di viaggiare, quindi, ma viaggiare in modo più ponderato, più creativo, più intenzionale, una volta che ci è permesso, ovviamente.
Hotel sul mare eco-responsabili che si preoccupano dei turisti e dell’ambiente
Scegliere l’attività giusta con cui prenotare può essere determinante per avere un impatto positivo quando viaggi. Fortunatamente, c’è un mercato in continua crescita di aziende impegnate a offrire viaggi sostenibili, quelli che mettono i concetti di rafforzare le comunità locali e aggiungere valore alle destinazioni al centro dei loro prodotti.
Sono tante le strutture ricettive che hanno un occhio di riguardo verso l’ambiente, dalla valorizzazione dell’economia locale all’utilizzo di impianti di trigenerazione a zero emissioni e a basso impatto ambientale.
È il caso dell’Hotel Villa Claudia, a Bellaria sul mare, eletto tra i migliori 10 Hotel Vegan secondo Trivago®, il quale offre una vacanza a impatto ambientale prossimo allo zero, direttamente in riva al mare sulla splendida costa romagnola.
Viaggia di meno, più a lungo
Il viaggio lento è stato una parola d’ordine per un po’, ma sembra che la popolarità sia aumentata negli ultimi due anni. L’idea è semplice: invece di fare molte micro-pause, volando verso le città europee per il fine settimana più volte all’anno, prendi invece meno vacanze ma più lunghe.
Ti prendi il tuo tempo per raggiungere la destinazione – magari andando in auto, meglio se elettrica, o in treno invece che in aereo – e ti immergi una volta lì, traendo beneficio dall’esperienza di una connessione più profonda con la tua destinazione.
L’idea è che tu contribuisca di più all’economia locale, produci meno effetti negativi viaggiando in modo più sostenibile e, cosa altrettanto importante, hai la possibilità di rallentare te stesso.
Non si tratta solo di un ritmo di viaggio più dolce, ma piuttosto di immergerci nel ritmo delle comunità e dei luoghi che attraversiamo
Il Covid e i suoi blocchi ci hanno costretto tutti a vedere le cose – persone e paesaggi – da una nuova prospettiva. Nelle nostre passeggiate quotidiane o in bicicletta abbiamo esplorato le nostre aree locali in un modo molto più intimo, e questo piacere di una scoperta riflessiva e rivitalizzante può essere preso da stimolo anche per le vacanze, riscoprendo il turismo che era tipico degli anni post-guerra.
Realisticamente, non tutti rinunceremo al volo, ma ridurre i viaggi aerei è uno dei modi più rapidi per ridurre drasticamente la propria impronta di carbonio. Secondo un rapporto tematico, prendere un singolo volo di ritorno a lungo raggio produce più emissioni di carbonio di quelle che il cittadino medio in più di 50 paesi rappresenterà in un anno intero.
Una volta che sei lì contribuisci all’economia locale
Se il luogo in cui vai, con chi prenoti e come ci arrivi sono domande importanti, lo è anche quello che fai quando arrivi. Se vuoi restituire qualcosa alle comunità locali, dai la priorità a spendere i tuoi soldi in attività locali: prenota una guida locale; scegliere di soggiornare in un hotel ecologico del posto piuttosto che in un anonimo marchio internazionale; dare la priorità a mangiare fuori nei ristoranti di proprietà locale anziché nelle catene globali; scambiare negozi di grandi catene di negozi con boutique.
Non solo è più probabile che i tuoi soldi finiscano nelle tasche delle persone che vivono lì, ma trarrai beneficio dalla cosa sfuggente a cui noi viaggiatori cerchiamo sempre: un’esperienza più “autentica”.