Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei principi attivi contenuti nella marijuana e nella marijuana legale. Si tratta di una molecola non psicoattiva, cioè non reputata né drogante, né alterante del comportamento o delle percezioni, né che causa dipendenza fisica o psichica. Viene utilizzata per il trattamento di una lunga lista di patologie e sintomi, ovviamente in accordo con il medico che conosce il piano terapeutico. Vediamo insieme quali sono!
Condizioni di dolore cronico non reattivo agli antidolorifici tradizionali
Le condizioni di dolore cronico sono, purtroppo, molto e molto diffuse. Le cause sono svariate: lesioni del midollo spinale, forme di epilessia, dolori mestruali idiopatici e non, fibromialgia. Alcuni pazienti che soffrono di queste condizioni non reagiscono favorevolmente ai classici antidolorifici, FANS, steroidi, oppiodi che siano: a volte soffrono di allergie, altre volte i sintomi sono così gravi che nemmeno le medicine più forti e moderne sono d’aiuto.
In questi casi il CBD o cannabidiolo che dir si voglia può essere d’aiuto.
Condizioni che causano anoressia, perdita di appetito, nausea
Il CBD è una molecola nota per stimolare la fame e il senso dell’appetito: la sua somministrazione può venire in soccorso di chi soffre di malattie che rendono difficile, sgradevole o impossibile mangiare normalmente.
Tra chi beneficia particolarmente di questo effetto ci sono i pazienti sottoposti a radio o chemioterapia, che soffrono di nausee violente in concomitanza con la somministrazione dei farmaci e delle terapie.
Insonnia, ansia, agitazione psico-motoria
Il CBD ha proprietà rilassanti per il sistema nervoso centrale e periferico. Le malattie che causano ansia, insonnia o agitazione psico-motoria spesso beneficiano di trattamenti a base di CBD, perché la molecola “mette a riposo” i recettori cerebrali che inviano impulsi sconclusionati ed esagerati al corpo.
In merito al rilassamento fisico, il CBD viene prescritto a chi soffre per esempio di dolori osseo-articolari, muscolari oppure di epilessia. Attualmente al vaglio in Europa c’è la concessione per l’Epidiolex, uno spray ad uso pediatrico a base di CBD per il trattamento di due severissime ed invalidanti forme di epilessia infantile, che causano indicibili dolori e ritardi dello sviluppo psicologico e cognitivo. La decisione ha scatenato numerose polemiche, specialmente perché per rendere possibile la vendita potrebbe essere possibile dover limitare la commercializzazione della marijuana legale.
Glaucoma e problemi pressori
Il glaucoma è una patologia oculistica che si verifica in pazienti in cui la pressione del liquido che circonda l’occhio non è più regolabile naturalmente dal corpo. La condizione, non curata, provoca una progressiva perdita della vista, fino alla cecità.
Proprio perché il CBD riduce la pressione di questo liquido, farmaci a base di questa molecola possono essere usati per rallentare la progressione di questa patologia. PEr i casi oculistici vengono generalmente prescritti colliri e gocce oculari, decisamente più efficaci perché possono agire proprio lì dove risiede il problema.
La pressione intra-oculare non è la sola a reagire positivamente al CBD: anche la pressione del sangue si riduce, aiutando i pazienti che soffrono di scompensi cardiaci ed ipertensione non reattiva a correzioni dello stile di vita e farmaci specifici.