Chi sta per diventare neo mamma o neo papà avrà sentita parlare di bed-sharing e di co-sleeping. Due termini che sembrano molto difficili, ma che in realtà parlano semplicemente delle abitudini di riposo che si possono dare al bambino appena nato. Mentre il bed-sharing è semplicemente il bambino che dorme nel letto con mamma e papà, il co-sleeping lo si ha quando si utilizzano delle specifiche culle create in maniera tale da poter essere ancorate al letto, in modo che il piccolo, non stia nel lettone, ma resti comunque vicino ai genitori durante la notte.
Scegliere e parlare della culla co-sleeping rientra in un argomento piuttosto delicato come il sonno del bambino, su cui decine di esperti si sono espressi. L’importante è ricordare che non esistono regole universali e sicuramente ciò che farà star bene i genitori, permetterà al bambino uno sviluppo sereno e viceversa.
Conosciamo il co-sleeping
Da 0 a 1 anno il bambino ha bisogno di una certa presenza costante della sua mamma (non che dopo non ne abbia comunque bisogno). Nonostante questo, ci sono alcune mamme che decidono di abituare fin dai primissimi giorni, il bambino a dormire nella sua camera e nel suo letto.
In ogni caso, alle mamme che decidono di tenere il piccolo nella camera con loro e con il papà, viene incontro il co-sleeping, tanto criticato da alcuni esperti, quanto apprezzato dai bambini e dai genitori. Qualcuno dice, infatti, che possa in qualche modo interferire con l’intimità di coppia o essere un problema per il normale sviluppo e l’indipendenza del bambino. Ma come spesso succede, le scuole di pensiero sono veramente tante.
Ad ogni modo, il co-sleeping e le culle per tale pratica, come quelle che si possono trovare al sito: picci.com, sono pensate proprio per dare al piccolo la possibilità di stare vicino alla propria figura di riferimento, senza dover dormire nel letto con lei.
In altre parole, lo si può definire come una sorta di prolungamento del letto, che alcuni genitori apprezzano veramente molto.
La scelta
Facile immaginare che sono moltissimi i modelli proposti dagli esperti di prodotti per bambini. A questo punto, per i genitori non resta che l’imbarazzo della scelta che si può superare seguendo qualche semplice consiglio.
Innanzitutto la culla co-sleeping deve essere sicura, come tutti i prodotti che si decide di utilizzare per i propri piccoli. I materiali devono essere resistenti e di qualità. Attenzione poi al modello che si sceglie esche deve comunque adattarsi al proprio letto. Ad esempio ci sono culle adatte solo ai letti tradizionali, che non possono essere utilizzate da chi ha il cassettone.
Inoltre nella scelta occorre valutare la presenza della spondina. La maggior parte delle culle di questo genere si possono utilizzare sia attaccandole a letto che come culla indipendente, ma nel secondo caso deve essere presente la spondina. In questo caso la scelta dipende dall’utilizzo che si vuole fare della culla.
Per finire, un occhio di riguardo occorre averlo nella presenza di eventuali ruote, per spostare la culla con facilità e della funzione dondolo spesso estremamente efficace per far dormire il bambino.