Proseguiamo quanto raccontato nel precedente articolo sulla storia del forex introducendo un periodo successivo a quello dell’era romana, ovvero il medioevo per poi concludere con l’era moderna.
Dopo la caduta dell’Impero Romano (oppure come sostenuto dallo storico Henri Pirenne con l’avvento dell’Islam che andò a spezzare l’unità commerciale nel mediterraneo) si poté assistere ad un crollo veramente drammatico del commercio internazionale e della circolazione di moneta all’interno del bacino mediterraneo.
Stiamo parlando degli anni bui, i secoli bui del medioevo, quelli in cui il commercio praticamente non esisteva e ciascuna entità territoriale produceva tutti i beni di cui aveva bisogno per il proprio sostentamento.
Tuttavia, con il passare del tempo, l’economia europea ebbe a riprendersi e con essa anche gli scambi valutari. Tuttavia c’era un problema: il numero di soggetti che pretendevano il diritto di stampare moneta era davvero impressionante, non solo imperatori e re, infatti, ma anche comuni, vescovi e grandi aristocratici. Se ci immaginiamo un’interfaccia di forex broker nel basso medioevo, avrebbe visto migliaia e migliaia di valute diverse che era possibile scambiare, anche se, di fatto, il commercio internazionale dell’epoca era governato soltanto da poche monete forti, un po’ come succede oggi per euro e dollaro.
Nell’era moderna nasce il concetto di carta moneta
Grazie all’avvento dell’era moderna si evolve nuovamente il concetto di moneta e nasce la carta moneta con le prime banche centrali. La carta moneta consentiva il trasporto di una grande quantità di oro e argento soltanto con la carta. Inizialmente era data la possibilità di scambiare la carta moneta per oro soltanto recandosi in banca. Inoltre non c’erano soltanto le banche centrali a poter stampare carta moneta, bensì anche istituti di credito privato. Come in Italia, dove, ad esempio, fin dagli inizi del Novecento erano ben sei gli istituti in grado di emettere moneta, ovviamente solo e soltanto in rapporto alle riserve auree effettivamente disponibili.