Lo strumento della posta elettronica è uno tra i più utilizzati nel mondo. Consente di comunicare e recapitare documenti in maniera veloce, strategica e senza alcuna attesa. Ovviamente, come ogni tecnologia ben riuscita, ci sono degli svantaggi che non devono essere sottovalutati.
Capita spesso e volentieri di ricevere mail indesiderate, alcune delle quali fastidiose altre pericolose, che si insinuano tra la posta “normale” e cercano in tutti i modi di trarre in inganno il destinatario. Inutile dire che queste comunicazioni siano sviluppate da hacker professionisti, con modalità che riescono nella maggior parte dei casi a far aprire e considerare il messaggio.
Come comportarsi a riguardo? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Che cos’è lo spam?
Il termine spam è oramai noto dalla maggior parte degli utenti che usa il web, tra invio e ricezione di messaggi tramite posta elettronica. Nella maggior parte dei casi si tratta di indirizzi generici non verificati o sconosciuti, con testi che vengono spediti ad un gruppo di persone per disturbare o ingannare.
Una volta lo spam rappresentava la pubblicità aggressiva, continuativa e con una monotematicità tale da renderli indesiderati. Nel tempo, la situazione si è evoluta e il mezzo di comunicazione si è trasformato riuscendo ad attirare l’attenzione e rubare i dati sensibili di molte persone.
Nel momento in cui si riceve un messaggio di posta il cui mittente è la propria banca, posta o Paypal, cadere nella trappola potrebbe non essere così difficile.
Le aziende, ma anche i privati, devono proteggersi da queste mail indesiderate e spesso molto pericolose, con strumenti innovativi che gestiscono e bloccano il loro arrivo come ci spiegano i professionisti sul sito zerospam.eu. Bloccare una comunicazione spam significa salvare i dati sensibili personali e aziendali, non cadere nella trappola dei malware e avere uno scudo sempre attivo.
Non è tutto, gli indirizzi mail non desiderati o potenzialmente pericolosi vengono messi all’interno delle blacklist:
- Firewall di spam aziendali, ovvero tutte le black list che sono utilizzate dalle aziende come blocco e protezione per i propri dati personali e sensibili;
- Blacklist private, quelle interne che sono gestite dal proprio provider di posta elettronica;
- Liste pubbliche, che sono pubblicamente disponibili e da consultare per una maggiore sicurezza personale.
Cosa fare quando si riceve un messaggio spam?
Come anticipato, i messaggi spam possono essere di disturbo o con l’intento di rubare dei dati sensibili. In ogni caso sarebbe meglio non aprirli e non considerarli, eliminandoli direttamente.
Gli strumenti di protezione bloccano l’arrivo di queste mail, svolgendo un accurato scan dell’indirizzo – testo e possibili allegati. Ipotizzando che un messaggio arrivato via mail possa nutrire una certa curiosità e riuscire nel suo intento, cosa succede se viene aperto? In realtà nulla, perché nella maggior parte dei casi leggere il testo non implica alcuna altra azione.
L’importante è non cliccare sui link che sono all’interno del testo, scaricare documenti in allegato e, soprattutto, rispondere comunicando i propri dati personali (per lo sblocco di un ipotetico account o spedizione di un pacco).
Verificare sempre l’indirizzo mail del mittente e, prima di rispondere o svolgere azioni di ogni tipo, telefonare per assicurarsi che si tratti o meno di una comunicazione veritiera.