Le materie plastiche sono dei materiali organici a elevato peso molecolare. Trattasi di polimeri ottenuti dalla polimerizzazione di una certa quantità di molecole base, chiamate monomeri, per formare delle catene, chiamate macromolecole, di varia lunghezza. La distribuzione dei pesi molecolari, ovvero la percentuale di macromolecole, determina le proprietà chimico-fisiche del materiale polimerico in esame.
Le plastiche si suddividono in tre grandi famiglie:
– termoplastiche: plastiche che vengono rammollite, tramite riscaldamento, per dar loro una determinata forma che manterranno una volta raffreddate;
– termoindurenti: plastiche che, tramite riscaldamento, vengono all’inizio rammollite (è possibile quindi dar loro una forma) ma successivamente induriscono con l’aumentare della temperatura;
– elastomeri: plastiche che presentano elevata deformabilità ed elasticità.
Per la prima famiglia, il processo di riscaldamento può essere ripetuto più volte e, questo fattore, rende tali plastiche facilmente riciclabili. Lo stesso non si può dire per la seconda famiglia, per la quale un ulteriore riscaldamento porterebbe il materiale a carbonizzarsi.
Il loro minor costo rispetto al ferro, la loro leggerezza, la loro versatilità e la loro resistenza hanno spinto aziende come PowerPlast Italia ad usufruirne e a lavorarle.
Lavorazione materie plastiche.
PowerPlast Italia è una azienda che lavora le materie plastiche sfruttando il loro basso consumo energetico. Principalmente si occupa di stampaggio ad iniezione, il cui funzionamento è di seguito esplicato.
Prendi un materiale plastico e lo fondi in un opportuno contenitore a monte del sistema di iniezione. Successivamente, una volta fuso il materiale, lo inietti, grazie all’azione di un pistone, all’interno dello stampo, che è diviso in due parti: una parte fissa e una parte mobile.
La parte mobile permette di chiudere lo stampo e contrastare la pressione generata dall’iniezione che lo tenderebbe ad aprire. Appena è stata iniettata la giusta quantità di materiale fuso all’interno dello stampo, lo chiudi e attendi il tempo necessario alla plastica per raffreddarsi.
Il sistema di chiusura può essere sia meccanico, di tipo “a ginocchiera” o “doppia ginocchiera”, sia idraulico. Una volta che il materiale si è raffreddato, lo estrai tramite un opportuno sistema di estrazione. Anch’esso può essere sia meccanico che idraulico.
Già da questa breve spiegazione si evince che uno dei componenti fondamentali di tale processo è lo stampo nel quale viene iniettata la plastica fusa. Una sua progettazione deve essere eseguita attentamente. Questo però non risulta essere un problema per PowerPlast Italia, la quale fa affidamento su terzisti, ormai specializzati in tale settore, che garantiscono l’approvvigionamento di stampi di ottima qualità in brevi tempi. Inoltre, tale azienda predispone di macchinari all’avanguardia, che garantiscono un ridotto consumo energetico ed impatto ambientale.
Riciclaggio materie plastiche.
Uno dei grandi svantaggi nell’utilizzo delle materie plastiche è quando esse diventano dei rifiuti. Essendo indeteriorabili, esse rimangono a lungo nella natura e liberano lentamente nell’ambiente i prodotti di cui sono costituite. Per questo motivo il riciclaggio della plastica sta prendendo sempre più campo.
Il procedimento può essere sia meccanico che chimico. Nel primo caso prendi la plastica e la riduci in granuli, come se si volesse rompere pezzo per pezzo la catena ed ottenere le molecole base, i quali puoi riutilizzare per produrre nuovi oggetti. Nel secondo caso, invece, cerchiamo di ottenere lo stesso risultato con opportune tecniche chimiche.
Non tutte le plastiche però possono essere riciclate e alcune soltanto un certo numero di volte. Quelle che non possono essere recuperate sono destinate all’incenerimento. Ovviamente tutto questo è possibile se, a monte, te, come utilizzatore di tale materiale, applichi in maniera corretta la raccolta differenziata.
Conclusione.
Il maggiore utilizzo delle materie plastiche ha portato le aziende come PowerPlast Italia a investire sulla loro lavorazione.
Dobbiamo però essere coscienti del fatto che le qualità di tali materiali diventano difetti nel momento in cui questi vengono abbandonati nell’ambiente. Infine, è quindi necessaria un’attenta azione di riciclaggio sia da parte delle grandi aziende che del semplice utente che ne fa uso quotidiano.