Il legno è un materiale fra i più piacevoli al mondo da lavorare, ma per farlo nel modo giusto occorrono adeguate frese per il legno, che sappiano aiutare la mano dell’artigiano e dell’artista a realizzare un pezzo unico nel suo genere. Infatti, sia che parliamo di hobbisti o di professionisti, saper scegliere le frese per il legno adeguate alle proprie esigenze è imprescindibile.
Se cerchi una rapida ed esaustiva guida circa le frese per il legno, specie se sei alle prime armi, fermati qui: l’hai trovata!
Cosa sono e cosa puoi fare con le frese per il legno
Le frese per il legno sono degli scalpelli rotativi, che vanno installati sulla fresatrice, un elettroutensile atto alla lavorazione del legno e di altri specifici materiali. In commercio esistono diversi tipi di frese per il legno, che si differenziano fra loro principalmente per materiali di costituzione e forma dei taglienti.
In linea generale, però, possiamo dire che tutte le frese per il legno sono impiegate nella produzione di artigianato in legno, sia a livello professionale, che hobbistico; per la creazione di manufatti artistici; per la realizzazione di modanature, fori, giunti e scanalature del legno.
Frese per il legno, come fare la scelta giusta
Come scegliere le frese per il legno perfette non è una cosa complicata, non temere, ma neanche un evento da prendere alla leggera: basta considerare il fatto che la fresa ha un peso importante sulla riuscita del tuo lavoro e che acquistando quella adeguata, ti assicuri di eseguire un’opera a regola d’arte, senza la preoccupazione di doverla rifilare dopo due minuti o che addirittura non sia in grado di effettuare specifiche lavorazioni. Esistono anche diversi siti web di vendita online che vendono frese per il legno, come ad esempio https://www.fraisertools.com/
Pertanto, nello scegliere la giusta fresa per il legno, si dovranno tenere ben presente talune considerazioni, ovvero:
- il tipo di lavorazione da compiere: massiccia, leggera, giunti, tagli, ecc.
- il tipo di legno che andrai a lavorare: durezza e purezza della materia prima
- il tipo di fresatrice che userai: potrà essere banale, ma è bene precisare che – ad esempio – le frese per il legno Toupie sono diverse dalle frese per il legno per pantografo CNC. Dunque, ad ogni fresatrice, corrisponde una diversa fresa per il legno
- il tempo stimato per terminare il progetto e la resa della fresa stessa: tale considerazione è da vagliare nel caso tu sia un artigiano professionista, che ha dunque la necessità di produrre tanti pezzi ottimizzando costi e ricavi
Determinate queste prime valutazioni, ci sono altre variabili di cui tener conto, ovvero i materiali di costituzione delle frese e i taglienti.
I materiali delle frese per il legno
I materiali di costituzione delle frese per il legno sono da scegliere in base al tipo di durezza della materia prima, così che i taglienti possano lavorare in maniera efficace e soddisfacente. Nello specifico, possono essere in:
- acciaio: le frese per il legno in acciaio sono indicate per la lavorazione di legni morbidi e senza residui, in quanto tendono a rendere di meno rispetto alle altre realizzate in materiali diversi. La fresata è comunque molto sottile e precisa. Generalmente, troviamo questo materiale sulle frese per trapano a colonna e sulle frese a tazza, anche sotto la denominazione di acciaio HS o HSS
- metallo duro: le frese in metallo duro sono molto versatili e dai costi medi, perfette in particolar modo per i lavori artistici e per gli hobbisti. Tale metallo duro può essere denominato altresì widia, widiam, HW o HM
- policristallino diamante: le frese per il legno in policristallino diamante sono quelle destinate all’uso industriale, ove è richiesta una resa altissima, cosa di cui possono vantarsi. In alcuni casi, questo materiale viene chiamato anche PCD o PKD
Tipologie di taglienti delle frese per il legno*
Arriviamo, infine, all’ultimo paramento da prendere in considerazione per scegliere le frese per il legno: i taglienti. Tali taglienti vanno definiti in base al tipo di lavorazione da fare, poiché per un semplice taglio del legno occorrerà un tagliente ben diverso rispetto a quello per realizzare un canale!
Ma quali sono le principali tipologie di taglienti in commercio? Eccole di seguito:
- tagliente a placchetta diritta: si tratta di un tagliente di tipo standard, ideale per la lavorazione generica di tutti i tipi di legno
- tagliente ad elica negativa: viene usato per la lavorazione terminale della parte superiore del legno
- tagliente ad elica positiva: al contrario di quello ad elica negativa, questa tipologia di tagliente viene impiegato per la lavorazione terminale della parte inferiore del legno
- tagliente ad elica doppia, positiva e negativa: è il tagliente più caro a livello economico, ma che consente di eseguire anche lavori più specifici. È usato sia nella lavorazione hobbistica, che in quella professionale.