Avere un sito mobile friendly è cosa buona e giusta… parola di Google!
Google lo aveva annunciato: l’aggiornamento del proprio algoritmo avrebbe premiato i siti mobile-friendly, penalizzando chi non avesse preso le giuste contromisure.
Era il 21 aprile 2015 e l’annuncio suonò quasi come una bufala suggestiva (come la fine del mondo, per intenderci), ma in realtà la “grande G” non scherzava affatto!
Dopo un’ immediata calma apparente, le parole di Google sono cominciate a trasformarsi in realtà:
sebbene non ci sia stata una penalizzazione immediata dei siti ostili al mobile, con il passare dei mesi il trend è stato decisamente invertito.
Oggi avere un sito “responsive” (capace di adattarsi in automatico a tutte le piattaforme, compresi smartphone e tablet) è fondamentale, sia per l’esperienza utente sia per l’indicizzazione, visto che è diventato uno dei parametri da seguire anche in ambito SEO.
Si parla molto di penalizzazioni da parte di Google, ma soffermiamoci un attimo su l’altro punto di interesse: l’esperienza di navigazione da parte dell’utente.
Secondo i dati Istat, nell’ultimo anno la connessione a banda larga mobile di famiglie è cresciuta, balzando dal 27,6% al 30,1%, cosa significano questi dati?
3 utenti su 10 visitano i siti web da dispositivi mobile, il che dovrebbe bastare a spronare qualsiasi buon webmaster ad adeguarsi agli standard imposti da Google.
Oltre ad essere penalizzati nel posizionamento dei risultati per determinate keywords, offrire un’esperienza di navigazione difficoltosa all’utente significa spingere quest’ultimo ad abbandonare il sito dopo pochi secondi, vanificando qualsiasi creazione di contenuto, prodotto vantaggioso o servizio conveniente: se la pagina non è ben visibile e non carica tutto il contenuto entro pochi secondi l’utente non lo visualizzerà mai, abbandonerà il sito per, probabilmente, non ritornarci mai più.
Come fare per adeguarsi?
Se si possiede già un sito internet e quest’ultimo non è mobile friendly, occorre agire immediatamente:
- rivolgendosi all’agenzia o persona che ha realizzato il sito
- occupandocene noi stessi (se si utilizza un cms come WordPress basta installare un nuovo tema gratuito/ a pagamento e fare qualche piccola modifica generale)
Per capire se abbiamo tra le mani un sito mobile friendly possiamo utilizzare lo strumento messo a disposizione direttamente da Google.
Ecco il risultato a cui si deve ambire (test eseguito sul mio blog, webcultura.it):
Detto ciò, quando si crea o aggiorna un sito, spesso si fa l’errore di ragionare nel modo sbagliato, considerando prima cosa può piacere a noi, poi a Google e solo alla fine ci si pone la domanda “cosa piace all’utente medio che naviga da mobile?”.
Le linee guida da seguire ci indicano che ciò che infastidisce di più un prode navigante del web sono la lentezza di caricamento del sito, i pop-up ed i contenuti poco visibili. Da tenere in considerazione anche la grafica del sito: un layout non piacevole, con colori troppo scuri ed interfaccia “disordinata” farà storcere il naso a molti.
In conclusione:
rendere il proprio sito davvero mobile va oltre il superamento del test messo a disposizione da Google. Bisogna ricordare che l’obbiettivo finale è una navigazione piacevole e immediata per l’utente, che, unito ad un esito positivo del test tecnico sopra citato, ci permetterà di raggiungere buoni risultati, sia per il posizionamento sui motori di ricerca, sia sulla permanenza degli utenti sulle nostre pagine web.
Buona navigazione (mobile)!