L’implantologia è quella branca della chirurgia odontoiatrica che si occupa di sostituire i denti mancanti con radici artificiali, fatte di titanio, inserite nell’osso e incaricate di sostenere uno o più denti, oppure, di supportare una protesi totale. Il vantaggio principale che si può ottenere con l’applicazione di questa tecnica è quello di ottenere un ripristino estetico, funzionale e fonetico dei denti mancanti, riproducendone anche l’effetto naturale.
Per poter affrontare un intervento implantologico non sono necessarie particolari caratteristiche, quanto, piuttosto, è necessario godere di un buono stato generale di salute. Quello che poi è fondamentale valutare, prima di sottoporsi ad un simile intervento, è la quantità e la qualità dell’osso disponibile nella sede dell’impianto. Nel caso in cui questo non sia sufficiente o non sufficientemente forte, ci sono comunque delle tecniche apposite per aumentarne sia la quantità che la qualità.
Per quanto riguarda l’intervento vero e proprio, dopo un approfondito colloquio con il paziente durante il quale gli vengono illustrate le varie possibilità terapeutiche e gli eventuali rischi, si procede nell’inserimento dell’impianto in anestesia locale. Si ricorre alla sedazione cosciente solo in caso di pazienti particolarmente ansiosi o di grandi interventi. La durata dell’intervento è variabile, dai 20 minuti ad un ora, e non comporta particolari fastidi post-operatori se non il classico gonfiore della zona interessata e un indolenzimento generale trattabile con gli antidolorifici più comuni.
Prima di poter passare alla fase successiva, ossia alla applicazione della protesi sull’impianto, è necessario attendere un periodo di circa 6 settimane, nel caso in cui l’impianto sia inserito nell’osso della mandibola, e di 3 mesi nel caso dell’osso mascellare.
Essendo le viti che vengono impiantate fatte di titanio, un materiale assolutamente biocompatibile e quindi tollerato dal nostro organismo, non esiste l’ipotesi del rigetto. Esiste invece la possibilità che si verifichino alcune complicanze post-operatorie immediate ma anche a lungo termine che determinino il fallimento dell’impianto. La maggior parte dei fallimenti però si verifica nel periodo immediatamente successivo all’operazione, difficilmente si assiste alla perdita di un impianto a distanza di molto tempo. Fondamentale per far sì che l’impianto dentale duri il più a lungo possibile, eventualmente anche tutta la vita, è effettuare regolarmente le visite di controllo e mantenere una corretta e costante igiene orale a casa. È stato infatti dimostrato come il controllo del livello della placca batterica costituisca il principale fattore di successo, a lungo termine, della terapia implantare.