Parliamo di bagno piccolo, un problema comune a molti, visto che talvolta, specie quando si disegna una casa da costruire, si cerca sempre di non “buttare” troppi metri quadrati per allocare i sanitari. Un problema che si fa’ ancora più importante nel momento in cui stiamo creando un’attività commerciale e dobbiamo stabilire quanta superficie destinare ai bagni, onde evitare di fare un bagno piccolo.
Un miniambiente di servizio è proposto in configurazioni diverse, dove di volta in volta uno solo dei pezzi indispensabili, lavabo sanitari, vasca o doccia, ha dimensioni ridotte. Completo in tutti i casi, può rispondere a differenti esigenze. Ma quanto mini dice la normativa? 3,5 mq la superficie presa a campione, è un valore molto indicativo per un bagno piccolo che sia però completo di tutti gli elementi indispensabili, come prevedono le leggi locali in materia di igiene edilizia per almeno uno dei servizi della casa.
Un bagno piccolo a Milano potrebbe non esserlo a Napoli
Sul territorio italiano, infatti, si registrano molte differenze: a Milano 3,5 mq (per quello principale) e 2 mq (per il secondo) sono le superfici minime stabilite per i bagni ricavati ex novo o per quelli esistenti che vengono ristrutturati modificandone le dimensioni. Altrove, invece, le metrature richieste possono essere superiori o addirittura inferiori. E ci sono località in cui non è previsto l’obbligo di un’area minima per i servizi igienici o altre dove conta solo la presenza dei pezzi indispensabili. Serve quindi informarsi presso l’ufficio tecnico del Comune, per sapere che cosa prescrive il Regolamento edilizio locale.
Insomma, come sempre in Italia, paese che vai, legge che trovi. Nel senso che bisogna essere informati su quanto previsto dalla normativa direttamente sul proprio territorio in termine di dimensioni minime del locale, al fine di evitare la realizzazione di un bagno piccolo dal punto di vista legislativo. Informarsi prima è sempre meglio, specie se si stanno investendo molti soldi.