Alexitimia, anche conosciuta come alessitimia, è una rarissima sindrome che causa l’incapacità, da parte di chi ha questa patologia, di riconoscere e riuscire a descrivere attraverso il parlato le proprie emozioni.
Alexitimia, il caso di Caleb
Di Alexitimia soffre un uomo di nome Caleb, che ha rilasciato un’intervista alla BBC, dove ammette di non aver provato praticamente nulla, né gioia né tenerezza alla nascita dei propri figli. Questo non perché non fosse un evento piacevole: tuttavia per la propria malattia, con la quale è costretto a vivere da tempo, non riesce né a provare né, soprattutto, a descrivere le proprie emozioni.
Sempre durante l’intervista l’uomo racconta di avere sempre un atteggiamento molto razionale. Certo, è davvero difficile credere che una persona non possieda l’immaginazione o le emozioni, senza che questo ci privi il fatto di essere umani, senza poter sembrare un arido o uno psicopatico.
C’è da dire anche che esistono diverse forme di alessitimia, quella che ha colpito Caleb, ad esempio, comporta una mancanza di consapevolezza tale da non fargli sentire nulla. Anche le sensazioni spiacevoli come ansia, tristezza e paura sono a lui ignote. Purtroppo, però, gli sono ignote anche quelle positive quali la felicità e la gioia.
Ma queste sensazioni sono sostituite da qualcosa, nel suo caso, ad esempio, da sensazioni fisiche che, grazie all’aiuto di un terapista cognitivo-comportamentale, Caleb cerca di interpretare e di associare alle emozioni vere.
La Alexitimia sembra una malattia derivata direttamente da un set cinematografico, ma purtroppo non è così ed esistono persone come Caleb che ogni giorno sono costrette a convivere con questo disturbo al limite dell’essere umani. Speriamo che la ricerca compia passi da gigante nei prossimi anni, soprattutto quella che opera nel campo delle cellule staminali, al fini di riuscire a curare malattie neurologiche gravi come quella di Caleb, per dargli una speranza di guarigione, o meglio ancora, per fargli capire cos’è la speranza.