Tutti conosceranno il Duomo di Firenze, la famosa Cattedrale di Santa Maria del Fiore, celebre per il fatto di essere culminato dalla cupola in muratura più grande del mondo: la cupola del Brunelleschi. Molti di voi l’avranno anche vista dal vivo.
Ma abbiamo scoperto un modo per ammirarla ancora di più: dalla divina terrazza di un hotel a Firenze: l’Hotel Cavour. Da questa terrazza il duomo ci appare in tutta la sua imponenza e da un punto di vista rialzato, cosa che rende la vista mozzafiato.
Ma quali meraviglie cela al suo interno la cattedrale? Innanzi tutto degli affreschi unici e di inestimabile valore artistico.
Gli Affreschi del Duomo di Firenze
Gli affreschi del Duomo di Firenze sono unici nel loro genere. Essenza dell’Arte rinascimentale, essi sono stati realizzati da pittori universalmente riconosciuti come dei veri e propri geni. Affiancati agli affreschi della Cupola del Brunelleschi, essi formano un patrimonio culturale e artistico di portata mondiale.
Non tutti sanno, però, che gli affreschi del Duomo di Firenze sono un unicum anche per quanto riguarda la dimensione. Coprendo un’area di 3600 metri quadrati, stabiliscono il record della più grande superficie mai decorata ad affresco in tutto il mondo. Gli affreschi sono stati realizzati da due pittori in particolare, Giorgio Vasari e Federico Zuccari, a cavallo degli anni ’70 del XVI secolo.
Le navate sono al più caratterizzate dagli affreschi dei condottieri: due eroi che cavalcano trionfalmente. Altresì molti affreschi sono dedicati ai Santi, alle storie e figure bibliche, nonché alle paure e ai timori del XVI secolo. Uniti, gli affreschi del Duomo di Firenze formano una storia unica nel suo genere, che serve a ricordarci della maestosità di questa opera d’arte. Un’opera d’arte che include 700 persone di cui 248 angeli, 234 anime, 102 personaggi biblici, 35 personaggi dannati, 13 ritratti, 12 animali, 23 putti e 14 mostri, nonché 21 allegorie (o personificazioni).
Parlando degli affreschi del Duomo di Firenze, però, non ci si può dimenticare degli affreschi nella Cupola del Brunelleschi. Inizialmente l’intera cupola sarebbe dovuta essere decorata da dei mosaici dorati, in modo da creare dei giochi di luce riflettendo i raggi solari. Dopo la morte del Brunelleschi si decise d’intraprendere un’altra strada e Cosimo de’ Medici scelse di affrescare la cupola in tema del Giudizio Universale. I contenuti degli affreschi dovevano seguire i concetti stabiliti dal Concilio di Trento. Per questo la cupola fu suddivisa in ben 6 registri con altrettanto di 8 spicchi. Ognuno degli 8 spicchi comprende 4 scende, tra cui:
- nel secondo registro un coro interamente composto da angeli dotati di strumenti della Passione
- nel terzo registro vari Santi ed Eletti
- una regione infernale di cui il tema portante è il peccato capitale
- le varie personificazioni che raffigurano i doni dello Spirito Santo e che includono 7 beatitudini e 7 virtù
Tra le personificazioni è possibile vedere la Fede, la Speranza e la Carità, seguite dalle personificazioni delle stagioni e della natura. Inoltre esiste addirittura una personificazione del Trionfo della Chiesa. La figura del Cristo Trionfante, realizzata da Federico Zuccari dopo la morte di Vasari, ben visibile dal centro della Chiesa, volgendo lo sguardo in alto.
Da contrappunto a questa scena è stata disegnata la scena infernale di cui il centro è Satana. Qui non si può fare a meno di vedere i 7 vizi capitali. Tra gli Eletti, invece, è possibile scorgere la famiglia de’ Medici, l’Imperatore, il re francese, ma anche lo stesso Vasari, nonché Giambologna e altri artisti dell’epoca.
Per esagerare Zuccari decise di metterci anche sé stesso, molti propri parenti e amici, oltre che la data. Si tratta del capolavoro di Zuccari, che con la tecnica a secco (contrapposta a quella a fresco di Vasari) è riuscito a realizzare una prospettiva mozzafiato.