Da un paio di anni a questa parte, la normativa antincendio imposta dalla Stato ai datori di lavoro – contenuta fra le altre nel testo unico di sicurezza n. 81\2008 – è diventata sempre più stringente e imponente all’interno dei piani di sicurezza operativi dell’imprese. Questo è vero non solo per grandi magazzini o catene di produzione industriale che fanno largo uso di sostanze chimiche altamente infiammabili, ma anche per i luoghi di lavoro più insospettabili come ad esempio uffici e perfino appartamenti condominiali. Ciò dipende sostanzialmente dalla necessità di salvaguardia delle persone che frequentano un dato luogo in relazione alle vie di fuga disponibili e alla possibilità del verificarsi un incendio.
La sicurezza antincendio nei magazzini e catene di produzione
In tal senso, è possibile predisporre sistemi antincendio diversi per luoghi diversi: nelle catene produttive o magazzini di stoccaggio che fanno largo uso di materiale infiammabile o chimico, la miglior sicurezza possibile, visto i larghi spazi aperti di questi stabilimenti, si ottiene tramite un impianto antincendio a sprinkler (quei piccoli rubinetti posti al soffitto), accoppiato ad un rilevatori di fumi, che in breve tempo è capace di irrorare con acqua tutta la superficie del magazzino ed evitare il peggio. Come è possibile apprendere da fonti online specializzate nel settore come www.eurofireantincendio.com, un buon impianto antincendio funziona nel seguente modo:
– Rilevazione: la fase in cui l’analizzatore di fumi riesce a captare qualsiasi principio di incendio o piccolo focolaio; ne deriva quindi che è la parte fondamentale di tutto l’impianto e che la sua azione rapida è in grado di fare la differenza fra uno spegnimento rapido o una propagazione incontrollata dell’incendio.
– Segnalazione: tramite la centralina dedicata dell’impianto, l’allarme viene propagato per tutto lo stabilimento, prevedendo l’attivazione rapida delle misure antifuoco manuali come gli estintori e l’evacuazione del personale.
– Attivazione: tramite cui i rubinetti sprinkler si accendono, cercando subito di terminare l’incendio sul nascere e fare rientrare il pericolo.
Importante è dunque fare manutenzione periodica dell’impianto, per tenerlo sempre in efficienza, salvaguardando persone e cose.
La sicurezza antincendio negli uffici e in piccoli ambienti tramite estintori (h2)A differenza di quanto possa sembrare, nel 2019 il 15% degli incendi che ha portato danni a cose e persone si è verificato all’interno dei luoghi di lavoro come piccoli uffici, scuole o altri pubblici palazzi e abitazioni private. Questo a riprova di come, pur in assenza di specifici fattori di rischio, l’imprevedibilità di un fuoco è sempre molto alta: nelle case ad esempio un uso sbadato dei fornelli può essere pericoloso, mentre negli uffici le cicche di sigaretta mal spente potrebbero finire a mescolarsi con la carta creando un fuoco in maniera del tutto inaspettata.
Per i piccoli ambienti gli estintori portatili sono la misura migliore per impedire incendi sul nascere o per placarli quando ancora di piccole dimensioni. Questo perché la loro dimensione ridotta e il loro peso poco eccessivo li rende perfetti da trasportare dove servono senza necessità di installare un ben più costoso (e più delle volte inutile) impianto antincendio a sprinkler. In base alle indicazioni fornite dalla fonte www.eurofireantincendio.com, gli estintori non sono tutti uguali ma di due differenti tipologie, con peculiarità e scopi diversi.
– Estintori a CO2 contengono una miscela di anidride carbonia a bassa temperatura, sotto forma di schiuma, che riempie e soffoca in poco tempo il fuoco grazie all’azione di abbattimento rapido della temperatura, ma devono essere usati da personale esperto in quanto le basse temperature emesse (-78 °C) possono congelare le mani di chi interviene.
– Estintori a polvere, composti da una miscela di elementi salini sottopressione, sono idonei per tutti gli incendi e non richiedono precauzioni particolari come quelli a CO2, tuttavia rischiano di danneggiare pesantemente le attrezzature elettroniche in quanto i piccoli granelli di polvere di cui sono composti tendono a graffiare e infiltrarsi in tutti gli spazi o piccole fessure.
Quale che sia il sistema migliore per proteggersi dal fuoco, soprattutto sul luogo di lavoro, è bene prestare molta attenzione per evitare il ripetersi di tragedie come l’incidente della ThyssenKrupp di Torino avvenuto nel 2007.