Per chi è di Amatrice, cittadina diventata di colpo, purtroppo famosa anche per la disgrazia del terremoto di un anno fa, e per chi è di Roma, la città eterna, parlare di amatriciana è come parlare della propria madre.
Oggi, a Topnotizie, abbiamo deciso di proporre 3 modi alternativi di accompagnare il sugo all’amatriciana.
La ricetta, quella originale, è conservata da secoli come una reliquia religiosa e mette, in questa tradizione, tutta la passione di un popolo, questo del centro Italia, che vive, come una vera e propria religione, questo piatto in tavola.
Oggi mi piace spaziare con tre ricette, certamente diverse che mettono in evidenza tre diversi modi di fare l’amatriciana.
Ovviamente, per quanto mi riguarda, io non sono una purista in cucina ma, certamente, una curiosità che mi porta a scoprire tutto di qualcosa che mi piace, come in questo caso 3 ricette di amatriciana.
3 ricette di amatriciana
1. Pennette all’amatriciana
Questa ricetta qui, che ho preso dal sito infariniamoci.it è quella che segue la ricetta della tradizione alla lettera e ha una preparazione di circa 10 minuti.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 grammi di pennette
- la polpa di 5 o 6 pomodori ramati
- 200 grammi di guanciale
- olio
- pecorino romano
Versare dell’olio nella padella e nel frattempo tagliare il guanciale a striscioline e farlo rosolare. Appena rosolato aggiungere pecorino in abbondanza e la polpa dei pomodori che deve cuocere circa 20 minuti.
In una pentola fonda mettere abbondante acqua salata da portare ad ebollizione per calarci la pasta. Scolare la pasta un po’ più che al dente per saltarla in padella con una bella manciata di pecorino.
2. Pasta all’amatriciana bianca o gricia
Questa versione dell’amatriciana è molto famosa a Roma e viene detta gricia. E’ uno dei tre piatti più famosi di pasta della cucina romana con l’amatriciana e la cacio e pepe.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 grammi di rigatoni
- 200 grammi di guanciale
- pecorino
- olio
- pepe
Mettete a bollire subito l’abbondate acqua salata in una pentola e nel frattempo mettete dell’olio in un padella per rosolare il guanciale.
Appena la pasta è poco più che al dente trasferitela nella padella con il guanciale rosolato e mantecate con abbondante pecorino.
Nel momento di mettere la pasta nel piatto aggiungete un’abbondante spolverata di pepe.
3. Pasta all’amatriciana kasher
Visto che la curiosità è il motore della mia vita mi sono sempre molto appassionata a cucine vicine ma diverse da noi. La versione dell’amatriciana che si fa nel ghetto ebraico di Roma mi ha conquistata una sera d’estate di qualche anno fa.
Gli ebrei, come ben sapete, non possono mangiare il maiale, quindi la loro versione dell’amatriciana non include il benedetto guanciale, che per i puristi è fondamentale ma ha come alternativa la famosa carne secca ebraica di bovino. Gli ebrei, popolo nomade, come tutti i popoli non stanziali ha una grande tradizione di essiccazione della carne, che permette di conservarla più a lungo. Quindi la ricetta resta la stessa dell’amatriciana tradizionale ma al posto dei 200 grammi di guanciale ci sono 200 grammi di bresaola kasher bovina, la loro carne secca. Davvero da provare, senza nessun pregiudizio culinario.